A GIRO PER IL SOUTH

No no… basta cambiamo continente… quest’estate andiamo ad est! Poi inizi a controllare skyscanner così tanto per passare il tempo e poi all’improvviso… eccolo lì! Un volo a cui non puoi dire di no per Raleigh… e dov’è Raleigh? North Carolina e da quell’istante sei già con le valigie sull’aereo e con la testa a costruire l’itinerario… e… perchè non arrivare fino al Texas, fino ad Amarillo per fare la sfida della bistecca di 2 kg letto qualche tempo fa curiosando online???
Et voilà!

Il nostro itinerario è stato molto interessante, 7000 km circa in auto e ogni sera un motel diverso ma abbiamo visto il più possibile calcolando tutto al massimo

 

La prima vera tappa è stata Atlanta… che ricordi! Abbiamo prenotato al Motel 6 molto centrale tanto da poter lasciare l’auto parcheggiata e muoversi a piedi. Prima visita? World of CocaCola ci sono così tanti tipi di bevande da perdere la testa. Addirittura una sala con macchine selfservice divise per continenti, insomma la sete vi passerà di sicuro!

Poi ci siamo imbattutti nei giochi d’acqua e non siamo riusciti a spostarci di lì … i ragazzi si sono completamente bagnati…e soprattutto non riuscivo a portarli via da questo inaspettato divertimento.

Quindi nell’atrio della CNN sono andata da sola… imponente, con le bandiere di tutti gli stati, impiegati che entravano ed uscivano.

Dopo Atlanta ci siamo spostati verso sud ovest passando da Montgomery, una piccola cittadina dove abbiamo visto una ricostruzione del modo di vivere nel passato e abbiamo fatto un giro al riverfront dove abbiamo trovato l’imbarcazione tipica sul Mississipi.

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Una capatina in Florida a Pensacola Beach dove in 20 minuti ci siamo bruciati sulla spiaggia e la nostra fotocamera ha smesso di funzionare… sigh! e che fai stai in america senza la nostra valida nikon… impossibile!

La tappa successiva è stata la città cuore e simbolo del Sud: New Orleans! Diciamo che per prima cosa c’ha colpito l’odore probabilmente complice l’umidità che c’era! E poi abbiamo girellato per il French Quartier, fino al Mississipi.

Subito dopo siamo andati a vedere una delle famose piantagioni … la Oak Alley Plantation con questo viale di querce che non ha bisogno di commenti!

Il texas l’abbiamo fatto da Galveston ad Amarillo.


La strada che porta a Galveston è da ricodare: le case che sono sul golfo del Messico sono delle altissime palafitte evidentemente per difendersi dalle acque. A Galveston abbiamo fatto una sosta veloce visto che entrare al luna park sul molo costa una fortuna! E da lì siamo andati verso Houston e credetemi io non ho mai visto così tante auto tutte in fila su quegli incredibili girigogoli e svincoli delle highways americane! Era verso le 5 di pomeriggio e tutti uscivano dalla città.

Anche San Antonio è una vera chicca. Si snoda lungo il fiume con una serie di ristoranti e locali e ombrelli colorati e ponti… tutto indimenticabile! Abbiamo parcheggianto al centro commerciale Rivercenter da dove partono anche le gite in barca sul fiume.

Da San Antonio abbiamo visitato Austin. A parte l’importanza delle corse in motogp qui c’è una colonia di pipistrelli che al divenire notte si alza in volo da sotto il Congress Avenue bridge e inizia a girare vorticosamente sulle teste delle persone distese sul prato adiacente o posizionate sul ponte! Lo spettacolo avviene d’estate e i pipistrelli sono più di un milione! Amazing!

E che dire di Dallas? Sicuramente la città del famoso e triste assassinio di JFK con la X sulla strada dove era l’auto con a bordo l’ex presidente nel momento dello sparo. Ma devo dire che l’abbiamo visitata all’ora di pranzo e faceva veramente caldo. Ci sono dei grattacieli strani a Dallas e poi ci sono negozi pieni di stivali e cappelli da cowboy che costano anche duecento dollari o meglio a partire da 200!

Vicino a Dallas, confinante, c’è Fort Worth dove c’è la ricostruzione di un ambiente western texano con addirittura la sfilata delle cows a un determinato orario e un mercatino.

E poi l’ultima tappa del Lone Star State (secondo Stato più grande dopo l’Alaska) è stata Amarillo. Prima di tutto il Cadillac Ranche dove puoi andare a scarabocchiare su queste cadillac infilate nel terreno. Fine a se stesso ma se non piacciono le americanate allora non ci andate! Noi ci siamo divertiti!

Qualche anno prima avevamo letto che qui c’era la sfida anche tra più persone per chi riusciva a finire prima la bistecca da 2 kg. La sfida si può fare anche da soli. Ti mettono al centro del locale con il cronometro sopra la testa e ti portano da bere, la bistecca, ma anche dei contorni che devi mangiare. Il signore che ha provato mentre noi eravamo a cena non ce l’ha fatta. Se ce la faceva non l’avrebbe pagata! E invece… Alla fine mio marito non ha fatto la sfida ma ha comunque mangiato una bistecca da un chilo! AH… vengono a prenderti all’hotel con la limousine con le corne davanti… solo per questo dovete assolutamente andarci!

Tra Amarillo e Oklahoma City abbiamo percorso a tratti la old route 66 ma la tristezza dei tempi andati mette molta malinconia, visto che ci sono molti edifici e case semidistrutte.

Abbiamo fatto una piccola sosta a Oklahoma City al Nationa Memorial dell’attentato del 1995 e alla Bricktown cioè una parte della città, le cui costruzioni sono fatte di piccoli mattoncini rossi.

E poi finalmente Memphis… un’altra piacevole sorpresa. La casa di Elvis Presley. L’organizzazione è al top. Certo in 4 abbiamo speso quasi 100 euro ma li vale tutti. Innanzitutto avevamo un ipad ciascuno con le cuffie con la lingua italiano che ci raccontava tutto con tanto di immagini e video. La casa bellissima ma il corridoio dove ci sono tutti i dischi d’oro vinti da lui ti lascia senza parole!

Che sorpresa Nashville! Peccato che siamo arrivati tardi e abbiamo trovato un vero diluvio tanto che il tempo di cenare e poi siamo tornati in motel. Ci sono tanti localini pieni di vita e di musica e non in tutti i bambini possono entrare. La città deve essere molto viva.

Dopo Nashville siamo andati a rinfrescarci nelle Great Smoky Mountains e abbiamo visto Gatlinburg, una cittadina molto carina, piena di negozini e abbiamo dormito in un bed and breakfast tutto in legno gestito da un ragazzo americano che conosceva l’italiano perchè aveva vissuto un paio di anni a Milano.

L’ultima città è stata Charlotte con il Nascar hall of fame

 

Insomma in 21 giorni abbiamo visto tantissime cose e attraversato 11 stati. .

Nel Sud la vita è meno cara in generale sia per l’alloggio che per il cibo.

 

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