Da Vancouver al Waterton Glacier N.P. attraversando Alberta e British Columbia, Jasper e Banff

Il viaggio tanto agognato me lo sono conquistata!!! Inseguito e ottenuto il volo ad un prezzo ottimo riesco finalmente a coronare il mio sogno di perdermi nel verde dei laghi del Canada Ovest.

Partiamo a fine luglio e arriviamo dopo un lunghissismo giorno e 3 voli aerei a Vancouver. Dormiamo e il giorno successivo partiamo alla scoperta dei meravigliosi paesaggi canadesi.

Passiamo attraverso la città che ci appare piena di gente in bicicletta, piena di grattacieli e verde… grazie allo Stanley Park.

Da Vancouver prendiamo la Sea to Sky Highway alla volta della famosissima stazione sciistica di Whistler dove si trova l’altrettanto famosa funivia Peak to Peak, non economica ma impressionante che collega letteralmente due vette senza nessun palo nel mezzo. Whistler ci accoglie con un caldo anomalo… oltre 30 gradi. O meglio un caldo per me impensabile che mi porterà a riportare indietro puliti i vestiti un po’ più pesanti che avevo portato! Ci sono diversi parcheggi indicati dalle segnaletiche, a pagamento. Basta inserire carta di credito e la targa dell’auto. il parking lot 4 costa al max 5$ al giorno. Percorriamo le stradine di Whistler piene di negozi, ristoranti e pub. Da qui partono le seggiovie che portano alla funivia peak to peak, occorre avere tempo per effettuare tutto il giro in quanto sono più tratte. Ci fermiamo a pranzo e poi ripartiamo. I prezzi per il pernottamento sono alti quindi ci fermeremo più avanti a Lilloet, una cittadina piccola, tipica da cercatori d’oro di epoche passate, in mezzo a paesaggi da cartolina, vicino all’immancabile ferrovia che ci terrà compagnia per tutta la notte con il passaggio di treni infinitamente lunghi. Oltre ai treni notiamo un sacco di camion che trasportano i tronchi di albero ancora da lavorare… bellissimi!!! La scelta per la cena è quasi inesistente e alla fine ci orientiamo per un sushi, non proprio economico!

 

Da Lilloet a Clearwater abbiamo percorso una strada altrettanto panoramica, tra le montagne, i campi, i fiumi, i binari a tratti scenari più rocciosi altri più verdi… poche case e pochissime persone. Ci fermiamo a Kamloops per i rifornimenti di viveri e benzina e ci perdiamo in un piccolo centro commerciale a curiosare tra i negozi e tra la gente.

La tappa successiva è visitare Wells Gray Provincial Park che vanta tantissime cascate. Noi abbiamo visto le Hemleck, le Dawson e le Spahat Falls. Poi sulla strada per Valemount abbiamo incrociato il River safari molto publicizzato e mentre cercavamo parcheggio abbiamo visto un orsacchiotto nero che mangiava e poi che attraversava a nuoto il fiume!!! WOW! Peccato che il giro con la Jeep costasse 100$ a testa, probabilmente la possibilità di vedere orsi è molto alta.

Abbiamo dormito al Terracana Ranch alle porte del Mount Robson Park al confine con l’Alberta. Il Ranch si trova a 20/30 minuti dalla città più vicina quindi abbiamo fatto scorte per cucinare al barbecue a gas fuori dal nostro appartamento. Una sistemazione bellissima, rustica, con cucina, salotto e un grandissimo bagno. E che ci ha permesso di entrare nel Jasper National Park presto la mattina successiva. Il pass l’avevo già acquistato e mi era stato inviato a casa. Ho scelto quello annuale perchè occorre altrimenti pagare ogni entrata ogni giorno e alla fine avrei speso di più.

Ed eccoci in mezzo alle Rocky Mountains!!! Dal monte Robson che ci accoglie è tutto un susseguirsi di fiumi, cascate, montagne, alberi, laghi e ghiacciai… La prima tappa è il Medicine Lake dove incontriamo un gruppo di goat e dove ci perdiamo nel primo lago al fine di riempirci gli occhi dei colori di questa meravigliosa terra… cosiccome al  Maligne Lake… la vastità di un lago con sfondo di vette innevate, con la possibilità di noleggiare barchette e canoe. Ci sono vari sentieri da percorrere almeno in 4 persone e con lo spray antiorso. Purtroppo avevo letto di avvistamenti anche lungo la strada per raggiungere il lago ma non siamo stati fortunati.

Passiamo dalla cittadina di Jasper e poi entriamo nella famosa Icefield Parkway che percorre da Jasper a Banff i due parchi nazionali ed è giustamente considerata una delle più belle strade al mondo. Qui ci sono un’infinità di luoghi in cui fermarsi, tappe per tutti i gusti. L’albergo più caro che ho prenotato si trova proprio su questa strada: Sunwapta Falls Lodge. Continuando verso sud troverete una delle attrazioni più importanti: il Columbia Icefield dove grazie a dei gatti delle nevi si può arrivare sul ghiacciaio e camminare su di esso. Ma il mio cuore è rimasto al Peyto Lake. Il sentiero è corto e irto ma la vista da lassù e il colore del lago è impagabile!!!!

Invece alla fine di più prove dovremo abbandonare l’idea di vedere sia Lake Louise che Lake Moraine. I parcheggi sono pieni e vengono chiusi già alle 8 di mattina. C’è l’unica altra possibilità di arrivarci con le navette che sono veri e propri scuolabus americani, ma le code in luglio e agosto sono lunghissime. Per riposarci un po’ e spezzare il ritmo incalzante fatto fino a qui avevo deciso di dormire a Golden, a ovest dei parchi, un po’ fuori, subito dopo lo Yoho National Park. Inoltre avevo letto che lo Yoho era un piccolo gioiello e volevo dedicargli un po’ più di tempo. In realtà le cose da vedere erano poche e forse non allungherei il viaggio fino a Golden anche se il B&b era eccezionale! Un cottage interamente in legno con la cucina in comune alle altre stanze dove avveniva la colazione e il nostro appartamentino grandissimo con tanto di sauna in camera (troppo caldo per usarla) e infine la hot tub esterna dove crogiolarsi al sole e rilassarsi! Indimenticabile…

Nello Yoho abbiamo visitato l’Emerald Lake con tanto di giro in canoa e le cascate Takakkaw altissime (le seconde più alte del Canada), imponenti e che ci hanno fatto divertire un sacco!!! Rientriamo da Lake Louise nel Banff N.P. Percorriamo la 1a che scorre parallela all’ Icefields Parkway e incontriamo subito un gruppo di auto ferme a godersi lo spettacolo di mamma orsa con due cuccioli che camminavano indisturbati nel sottobosco!

La prossima tappa è stata il Johnston Canyon per vedere le lower falls dove ci si affaccia ad una piccola cascata da dentro una grotta e dopo una bella coda… Passiamo da Banff dove ci fermiamo a pranzo e poi continuiamo destinazione Calgary. Con gli scivoli delle olimpiadi di sci in bella vista. Cena al The Keg steakhouse… buonissimo!

La giornata successiva è di avvicinamento al confine col Montana. Dormiremo a Pincher Creek. Prima di arrivare ci fermiamo al Bar U Ranch historical site. Qui c’era un ranch immenso che oggi è ridotto a pochi ettari ma con la ricostruzione delle case, dei magazzini e delle scuderie di un tempo. Il giorno dell’attraversamento del confine per entrare negli States… parte malissimo. In programma la visita al Waterton, partenza presto per goderci tutto quello che volevo fare e avevo letto e visto… e invece… le due strade principali, le due uniche strade del parco erano… chiuse… si chiuse a causa di un incendio che aveva distrutto il parco… sigh sigh… Mi consolo sapendo che ci aspetta il Glacier National Park… attraversiamo la frontiera velocemente e andiamo dentro il parco subito visto che siamo in vantaggio coi tempi… La strada per entrare al Many Glacier è terribile ma troviamo un gruppo di auto e persone che guardano sulla montagna un orso intento a mangiare bacche. Sul Many Glacier si affaccia un magnifico Lodge interamente costruito in legno e dove vediamo parcheggiate le prime auto rosse Red Jammer che portano i turisti a spasso dentro il parco. Pranziamo e torniamo verso St. Mary dove dormiremo. E qui avviene l’incontro inaspettato che fa volgere la giornata al meglio… un cucciolo di grizzly ci viene incontro correndo sulla strada tra le auto… immortalato e ripreso… bellissimo… abbiamo cercato di vedere la madre ma non era nei paraggi! Contentissimi per la visione continuiamo verso Eagle Motel… che dire? Le sistemazioni intorno al Glacier sono poche e costosissime e dormiamo in un motel molto stile motel! Avevo già prenotato da casa l’escursione al Glacier Lake organizzata dai Ranger del Parco. Partenza prima delle 9 dal Lake Swiftcurrent con una barca che attraversa il primo lago, poi una veloce camminata nel bosco in fila indiana e un giro nella seconda barca. Poi con la guida ci incamminiamo verso il lago in un facile sentiero in cui avvistiamo solo qualche cerbiatto. I colori del lago… incredibili… Ritorniamo verso le 13, pranziamo e andiamo a rilassarci sul lago.

Il giorno successivo ci aspetta la famosissima Going To The Sun Road! Moolto trafficata. La strada collega la East Entrance con la West Entrance del parco passando per il Logan Pass, il punto più alto della strada a 2026 m e che è situato sul continental divide. Incontriamo tantissimi ragazzi in tandem… mamma mia! Ci sono vari Lookout da godersi ma già percorrere la strada è un’esperienza fantastica. La facciamo in tutti e due i sensi. In dei punti ci sono pezzi di ghiaccio ancora appoggiati alle pareti che sembrano al punto di cadere giù tanto sono scavati dal ghiaccio che si scioglie al sole, ci sono cascate, sentieri, motociclisti… Ci fermiamo al red rock point e poi al Lake McDonald. Stanotte dormiamo in un cottage frame A a east Glacier. Purtroppo nel cuore della notte mi sono svegliata per degli scricchiolii, all’inizio pensavo fossero i mie figli che scendevano le scale poi invece ho sentito rumori in cucina.. insomma abbiamo fatto la caccia al topo (l’unico che era in cucina) l’abbiamo visto passare ma nient’altro. I rumori sono continuati comunque probabilmente correvano dentro i solai… Vabbè tutto fa esperienza! Ci fermiamo lunga la strada ad un amazing fun center, giochiamo un po’ a minigolf, ci divertiamo sul gokart poi visitiamo la cittadina di whitefish e attraversiamo Kalispell con destinazione Bigfork. Sul Lago dormiremo a Islander Inn. Mi è piaciuto come location e come camere. La nostra era la Zanzibar con cucina divano letto e dall’altra parte camera matrimoniale con vasca idromassaggio! Mangiamo di fronte a Raven al tramonto….

Da qui ci aspettano un paio di giorni di molti km per raggiungere la costa, tappa a Spokane e a The Dalles. Torniamo alla civiltà e incappiamo in una Portland inaspettata. Sarà stata la giornata sbagliata, l’orario sbagliato… boh… era piena piena piena di homeless, visitiamo le due tre cose che avevo segnato e scappiamo!!

Per raggiungere una sensazionale Cannon Beach!

 

 

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