KRUGER NATIONAL PARK

 

Indubbiamente è il parco più importante del Sudafrica, avevo letto che una volta visto quello tutti gli altri parchi più piccoli sarebbero stati banali… quindi va assolutamente lasciato per ultimo. La prenotazione nei Rest Camp l’ho fatta appena possibile a pochi giorni dall’acquisto del biglietto aereo. Giusto il tempo di capire le date! E già c’erano pochi posti disponibili. Alcuni Camp erano già al completo!!! I prezzi sono abbastanza alti anche in confronto al costo degli altri hotel dove abbiamo soggiornato ma è sicuramente più basso dei Lodge privato.

Siamo entrati dal Crocodrile Bridge Gate. Espletate le formalità e comprata la guida partiamo all’avventura…

Avevo comprato anche un libro per scegliere le strade giuste dove fare più avvistamenti nei quattro giorni al Kruger ma la realtà è stata ben diversa. Ci vuole tanta tanta fortuna. Abbiamo incontrato la maggior parte degli animali e in particolare i Big Five sulle strade asfaltate. Non vi consiglio quelle sterrate, gli spostamenti diventano lunghi, polverosi e rumorosi…

La prima strada che abbiamo percorso dal Crocodile Bridge Gate al Berg en Dal dove abbiamo pranzato era sterrata la S25. Purtroppo nessun avvistamento. Dovevamo essere entro le 6 al Pretoriuskop Rest Camp in quanto chiudono i cancelli. Non si può girare per il Kruger dalle 6 di sera alle 6 di mattina. Abbiamo dormito in bungalow spartani senza cucina (cucine in comune) e mangiato con la sola possibilità di un fast food. Ma alle 6 eravamo pronti a riprendere la nostra “caccia” fotografica. Abbiamo avuto la visione di un’alba incredibile e appena il tempo di riprendersi e mio marito farfuglia qualcosa e inchioda. Silenzio tutti a guardare prima di capire scorrono secondi preziosi per immortalare gli animali che incontriamo e mai avremmo pensato di essere così fortunati. Un leone tranquillamente arriva dalla nostra sinistra e attraversa la strada davanti alla nostra auto. Scatti a gogo. E subito un altro dietro. Quest’ultimo appena prima di lasciare la strada asfaltata si gira come per controllare che fossi fermi e non li seguissimo. Un attimo e sono spariti, i colori della natura che si confondono con i colori del loro manto. Siamo così felici, WE GOT IT, WE GOT THE KING. Ripartiamo contentissimi e poco dopo ci rifermiamo incuriositi dalle altre auto ferme. Sul ciglio della strada sta placidamente mangiando un altro Big Five, il rinoceronte bianco e lo fa come se noi non ci fossimo. Anche lui attraversa la strada e poi piano piano si allontana. Nel frattempo che procediamo verso la nostra prossima meta incontriamo tantissimi altri animali: giraffe, elefanti, babbuini, kudu, antilopi, iene, facoceri ecc.

La seconda notte al Kruger dormiamo all’Oifants Rest Camp, avevo prenotato un appartamento senza saperlo! Una Guest House ma immensa. Qui avevo prenotato il Sunset Safari. Partenza alle 16.30 per 3 ore sulle jeep dei Ranger a goderci il panorama e un bel tramonto.

La ricerca non è molto fruttuosa fino a che a 20 metri dal cancello del Camp il ranger inchioda e vediamo un Leopardo rifugiarsi nella boscaglia. Nessuno riesce ad immortalarlo ma lo vediamo e siamo tutti contenti!

La mattina dopo ripartiamo alla volta del Mopani. Non riusciamo a vedere nuovi animali ma confidiamo molto nel Night Safari che parte alle 20 e dura 2 ore. E questa volta siamo subito fortunati. Un piccolo leopardo viene illuminato dalle torce vicinissima al Camp e stiamo lì fermi a goderci il suo passo felpato e guardingo. Ci guarda e noi lo guardiamo. Non so quanto tempo passa ma stiamo lì in silenzio, o quasi… gli scatti si susseguono anche se visto il buio non riesco a fare una foto nitida. E mentre eravamo in contemplazione abbiamo visto una scena buffissima. Il leopardo va verso un bufalo probabilmente attirato dall’odore ma appena si rende conto della stazza scappa via! e tutti a ridere! E così si conclude un’altra bellissima esperienza.

La mattina successiva dobbiamo uscire per proseguire il nostro viaggio. Mentre viaggiamo verso Phalaborwa per uscire un pick up ci indica un punto lontanino. Chissà se senza di loro l’avremmo visto. Un leone! Yesss!!! Ci guarda, si alza e si allontana. Nascosti ce ne erano altri 3, tutti uguali… sembrano gocce d’acqua.

Ripartiamo e poco dopo il solito pick up ci dice di avvicinarsi a loro. In mezzo di strada un gruppo di iene a contendersi una testa di un facocero!

Salutiamo il Kruger abbastanza soddisfatti. L’idea che mi era fatta era di incontrare molti più animali e più facilmente. E’ stato comunque emozionante fare il safari con l’attesa di un incontro speciale!

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